In occasione della giornata internazionale dell’alimentazione la nostra scuola ha organizzato un dibattito sul tema “Siamo davvero gli unici responsabili dei cambiamenti climatici?”.
L’obiettivo della Giornata non era volto solamente a fini scientifici, importantissimi per sviluppare nei ragazzi le capacità critiche e il pensiero scientifico, ma anche a promuovere un corretto comportamento ed il rispetto per le opinioni altrui esercitando così l’espressione orale in funzione di un uso appropriato della lingua italiana.
Ogni giorno, ora dopo ora, emettiamo nell’atmosfera gas nocivi che non fanno altro che distruggere piano piano il delicato equilibrio che appartiene al nostro pianeta. A causare tutto ciò sono non soltanto le nostre comodità, ma soprattutto le grandi industrie. Gli scienziati, come pure gli alunni delle classi superiori che hanno partecipato al dibattito, su questo argomento si dividono in due gruppi: quelli che sostengono che l’uomo sia l’unico responsabile dei cambiamenti climatici e quelli che affermano che il nostro pianeta passa attraverso vari cicli di riscaldamento e raffreddamento e che l’uomo non può considerarsi l’unico responsabile di tali cambiamenti. L’unica cosa sulla quale tutti sono d’accordo è che il clima della Terra sta cambiando.
Gli alunni, divisi in due gruppi, hanno cercato di argomentare al meglio le due tesi e si sono distinti per l’ottima preparazione ed interesse sul tema. A vincere è stato il gruppo affermativo che ha avuto un asso nella manica che ha conquistato la maggior parte dei membri della giuria: Emily Poropat. L’alunna si è distinta per la grande grinta, l’eloquenza, le capacità logiche e l’entusiasmo con il quale ha portato avanti le tesi del proprio gruppo.
Vanno lodati anche i ragazzi della V classe che hanno dimostrato una preparazione encomiabile e una disinvoltura sorprendente nell’esprimere i propri argomenti accanto a ragazzi più grandi ed esperti di loro.
I dubbi sui cambiamenti climatici che stanno avvenendo sono ancora molti, e i nostri alunni hanno provato a capire meglio cosa stia succedendo al nostro pianeta, e a fare previsioni su cosa accadrà nei prossimi secoli. Ma su una cosa tutti sono d’accordo: l’inquinamento fa male.