Il 16 novembre le classi superiori VI, VII e VIII si sono „avventurate“ nel fantastico castelliere di Moncodogno e nei resti archeologici di Monsego. Il percorso è iniziato nella gelida mattina di novembre. Camminando abbiamo visto il „kažun“ e i tumuli. Per chi non sapesse che cosa siano i tumuli ecco che arriva una breve e chiara spiegazione: i tumuli sono delle tombe sotterranee che dopo la morte ospitavano i cadaveri dei ricchi. Tra i molti tumuli, nel sottotterra gli archeologi hanno trovato i resti dei corpi di due uomini, una donna e due bambini. Dopo aver disegnato e preso appunti sui tumuli, abbiamo proseguito avanti. Abbiamo camminato molto, prima di arrivare al castelliere. Dopo una breve pausa il signor Daniel, uno degli archeologi del museo cittadino di Rovigno, ci ha parlato come nacque il famoso castelliere di Moncodogno. La gente ci viveva per 1000 anni. L’età della costruzione era l’antica età del bronzo. Gli unici resti di quell’epoca erano spade, pezzi di ceramica e di case. Il castelliere è stato progettato molto bene, i costruttori avevano buone strategie perché l’hanno costruito sopra ad una collina in modo che i nemici ci potessero arrivare con difficoltà e i cittadini si potevano preparare al meglio. I muri in quell’epoca non erano costruiti con l’aiuto del cemento ma a secco. La parte centrale della città era l’acropoli. L’acropoli era situata sulla punta della collina e ci vievano solo i più ricchi e i più importanti cittadini. Le mura dell’acropoli dovevano essere molto più resistenti delle altre. Scendendo dall’acropoli abbiamo visto la grotta di culto. Questa grotta è molto profonda, ben 50 metri! Purtroppo gli archeologhi non l’hanno potuta esplorare fino in fondo perché non disponevano delle attrezzature addatte. A questo punto l’insegnante ci ha conferito i compiti da fare a casa.
Alla fine della visita siamo ritornati a Polari da dove ci siamo incamminati fino a scuola. La giornata mi è piaccuta molto nonostante il freddo matutino ed il caldo a mezzogiorno.
Alle generazioni più giovani consiglierei di visitare Moncodogno e Monsego perche’ sono dei posti straordinari!
Dorotea Gorski, cl.VI, gruppo giornalistico